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III. Aspirandato
Se la ragazza chiede di essere ammessa come aspirante, previa domanda scritta approvata dal Consiglio e sottoposta alla Comunità, si procede, in accordo con il Direttore spirituale, e dopo un incontro e il dialogo possibilmente sereno con la famiglia d’origine della candidata, a stabilire una data di ingresso in monastero.
Stabilita la data, in genere si lascia ancora un lasso di tempo opportuno, prima dell’ingresso, per la preparazione della documentazione richiesta, la cessazione del lavoro e il sereno distacco dal passato.
Il cammino monastico vero e proprio oggi ha inizio con un periodo di aspirandato (pre-postulato) di tre o più mesi, per favorire nella candidata il processo di sereno e graduale distacco dallo stile di vita fin qui assunto, ed immettersi in modo adeguato nel nuovo solco di vita, che implica un “salto” non scontato, che richiede:
fiduciaabbandono in Dioadesione semplice alla grazia che operadisponibilità ad inserirsi e ad adattarsi alla vita comunitaria
Il nostro santo Padre Benedetto al capitolo 58 della Regola, sull’accettazione dei fratelli nella famiglia monastica, chiede che il novizio cerchi veramente Dio (RB 58, 7).
I tempi graduali e lunghi del cammino di discernimento che proponiamo sono condizione e garanzia per comprendere fino in fondo, sia da parte di chi si presenta per iniziare il cammino, sia da parte della comunità, se c’è questa condizione necessaria e sufficiente per la vita in monastero:
la ricerca sincera, vera, del Signore
C’è tutto il tempo e la pazienza per capirlo.
Anche se il viaggio che dura tutta la vita comincia dal primo passo!
Ut in omnibus glorificetur Deus!
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